In principio fu mio nonno, Pietro, che arrivò in Toscana dalla nebbiosa e fredda pianura padana, precisamente dalla provincia di Brescia.

Giunse nel lontano 1924, appena diciottenne, insieme ai suoi fratelli e ed allo zio, che suo malgrado si era ritrovato il carico di una famiglia dato che i nipoti erano rimasti orfani di entrambi i genitori.

Fu così che arrivarono alla stazione di Vada con diversi vagoni carichi di bestiame, specialmente cavalli, carri ed attrezzi da lavoro per radicarsi in questo territorio nella grande fattoria che avevano acquistato.

La Fattoria F.lli Rozzi, condotta per anni dallo zio e dai fratelli, si sviluppò grazie alla realizzazione dei primi pozzi per l’irrigazione e le prime moderne tecniche colturali, arrivando a contare alcune decine di dipendenti.
Negli anni ’60, quando ormai i fratelli avevano messo su famiglia, decisero di dividersi e di spartirsi la proprietà.

Pietro con i suoi 40 ettari condusse l’azienda con passione ed amore per la terra, tanto forti, da trasmetterle alle figlie Luigia e Fulvia.

Si sa che il lavoro dell’agricoltore è anche uno stile di vita, che coinvolge spesso tutta la famiglia e così è stato anche in questa storia.

Mio padre Fabio ha cominciato da subito, appena conosciuto mia madre, a seguire mio nonno Pietro nei lavori in campagna, fino a quando ha deciso di dedicargli tutto il suo tempo e lo ha fatto diventare la sua attività principale.

Io sono Francesca ed arrivo nel 1976, figlia di Fulvia e Fabio. Dai miei genitori e da zia Luigia ho assorbito valori e passione per la nostra attività e per il nostro territorio.

Con ¾ di forza lavoro femminile era fisiologico che arrivasse lo women’s touch: ecco quindi la ristrutturazione delle case coloniche e l’agriturismo.

Siamo così arrivati ai nostri giorni, ci sono i miei bambini che stanno crescendo e chissà che non scrivano un nuovo capitolo di questa lunga storia…